Tutto quello che devi sapere sulla salute orale.
Notizie, informazioni e approfondimenti sul benessere di denti e bocca
Qual è la correlazione tra diabete e roncopatia?

La prevalenza di soggetti affetti da diabete è in costante aumento ed è stato stimato che oltre 438 milioni di persone sono a rischio di sviluppare DM entro il 2030.
Esistono evidenze che mostrano come l’OSAS sia associata all’insulino-resistenza, all’intolleranza glucidica ed al diabete tipo 2, indipendentemente dall’obesità. Tutti gli studi attuali sono concordi nel fatto che l’OSAS rappresenti un nuovo fattore di rischio per lo sviluppo del pre-diabete e del diabete di tipo2. Nei diabetici, come anche negli apnoici, l’ipossiemia è correlata all’aumento dell’emoglobina glicosilata (HbA1c) durante la fase REM del sonno: HbA1c è un parametro che serve a monitorare lo zucchero presente nel sangue e in particolare quello che si lega all’emoglobina.
Per quanto riguarda la relazione tra russamento e diabete tipo 2, la letteratura non è del tutto concordante: secondo alcuni autori, l’associazione tra russamento e scarso controllo glicemico è al limite del significato statistico mentre, secondo altri, nei maschi di età compresa tra 30 e 69 anni, il russamento abituale è associato ad un’aumentata incidenza di diabete entro 10 anni dall’insorgenza. Altri studi riportano un’associazione tra russamento e prediabete, ma solo nei soggetti maschi con un livello di colesterolo totale nel sangue <5.6 mmol/L.
Un altro studio di ricerca ha provato l’esistenza di una associazione tra rischio di DM II e disturbi del sonno quali difficoltà nell’addormentarsi, risvegli nel sonno (arousal) tipici della sindrome OSA, ridotta durata del sonno (<6 ore) e fenomeni di russamento.
Le teorie maggiormente concordanti e con più valore scientifico in letteratura (es. revisioni sistematiche) indicano però che l’associazione tra roncopatia e diabete sia più forte nel genere femminile: vari studi hanno valutato che rispetto alle donne non russatrici, il rischio di un elevato livello di HbA1c nelle donne con russamento abituale è statisticamente significativo. Al contrario, nessuna associazione significativa tra frequenza di russamento e livello di HbA1c è stata identificata nei maschi.
La ragione per cui le femmine sono più soggette a questa relazione rispetto ai maschi si ipotizza essere data dal fatto che nel genere femminile l’insorgenza di disordini respiratori avviene in una età più avanzata (quindi con una maggiore probabilità di insorgenza della patologia diabetica tipo II).
Sebbene sia stata stabilita una possibile relazione tra russamento abituale e DM II, i meccanismi eziologici esatti non sono stati chiariti completamente. Ad ogni modo il russamento è spesso un sintomo dell’OSAS, che è è stata maggiormente correlata all’insorgenza di DM II.
Il russamento auto-riferito potrebbe essere quindi utile come indicatore a basso costo e non invasivo per lo screening di soggetti a rischio di DM, specialmente nel genere femminile e nei soggetti con apnee del sonno.