Sensibilità dentinale: un sintomo per molte patologie

denti sensibili
Problema comune di molti, ma cosa si nasconde dietro i denti sensibili?

 

La sensibilità dentinale è un sintomo molto comune. È dovuta all’esposizione della dentina che solitamente è ricoperta dallo smalto, ma per fattori vari può entrare in contatto con l’ambiente orale. Lo spazzolamento energico o una masticazione irruenta possono causare scosse di sensibilità.

Quali sono le cause?

La principale causa che porta alla sensibilità dentinale è l’erosione dello smalto. Quando la patina protettiva viene meno, il dente è più vulnerabile ed esposto ai fattori ‘’esterni’’. In particolare la dentina, con i suoi canali sensibili connessi alla polpa, stimola le terminazioni nervose.
La sensibilità può essere ricondotta a cause come:

  • Carie
  • Dente compromesso
  • Spazzolamento aggressivo
  • Infiammazione gengivale
  • Eccessivo consumo di bevande acide
  • Accumulo di placca

Tendenzialmente interessa tutte le fasce d’età di entrambi i sessi, con leggera incidenza per le donne tra i 20 ed i 40 anni. 

Come trattare i denti sensibili?

Nel momento in cui si riscontra una eccessiva sensibilità dei denti, è necessario contattare il dentista. In base all’esito della visita, si può optare per una cura professionale:

  • Nitrato di potassio in gel
  • Resine e adesivi da applicare sulla parte
  • Terapia con laser

Per una situazione moderata, si consiglia una cura domiciliare:

  • Corretta igiene orale
  • Dentifricio specifico per denti sensibili
  • Spazzolare con delicatezza
  • Usare spazzolino con setole morbide
  • Usare prodotti contenenti fluoro
  • Evitare di digrignare i denti

Anche in questa occasione emerge come la prevenzione e l’attenzione per l’igiene orale siano fondamentali. La sensibilità dentinale non è una condizione patologica grave, ma deve essere tenuta sotto controllo dallo specialista per evitare che degeneri.

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